classe energetica immobili

Classe energetica immobili: cos’è e come funziona

Con questo articolo vogliamo portarti degli spunti di riflessione per capire quanto consuma il tuo immobile e comprendere che cos’è e come funziona la classe energetica di un edificio.

Ad oggi non basta più spegnere la luce uscendo da una stanza o chiudere l’acqua mentre ti insaponi sotto la doccia per migliorare l’impatto sui consumi che produciamo nel rispetto dell’ambiente.

Quando parliamo di classe energetica il primo pensiero si focalizza sulla scelta degli elettrodomestici: maggiore classe energetica e minore costo in bolletta. Ma hai mai riflettuto sulla struttura della tua abitazione oppure sulla scelta degli infissi giusti o ancora sull’installazione di pannelli fotovoltaici? A quanto questi cambiamenti possano influire positivamente su quelli ambientali e sulle bollette di luce e gas?

Anche gli immobili hanno una loro classe energetica.

Cos’è la classe energetica?

La classe energetica della tua casa è un dato molto importante, possiamo dire che rappresenta “lo stato di salute dell’immobile” ed è espresso con una lettera in ordine alfabetico dalla classe A4 alla G. La posizione della tua abitazione è determinata dai suoi consumi di riscaldamento, raffrescamento e acqua calda sanitaria.

Classe energetica immobili

 

Come funzionano le classi energetiche e chi le stabilisce?

Cos’è la certificazione energetica?

Per scoprire a quale fascia appartiene la tua abitazione è necessario contattare un tecnico (o certificatore energetico) per eseguire il calcolo della classe energetica dell’immobile. Attraverso determinati parametri quali l’isolamento termico, la qualità degli infissi, l’efficienza degli impianti di riscaldamento e climatizzazione e la presenza di eventuali fonti di energia rinnovabile, il tecnico stabilisce i consumi energetici e produce un documento: l’Attestato di Prestazione Energetica (APE).  Questo certificato ha validità 10 anni e rientra tra quei documenti resi obbligatori dalla legge n. 192 del 2005 in caso di vendita o locazione di un immobile.

Visita il nostro articolo “I documenti necessari per la compravendita di un immobile” per saperne di più sulla documentazione necessaria per la compravendita di un immobile!

 

Quanto incide la classe energetica sul valore degli immobili?

Il patrimonio immobiliare italiano è vecchio, la maggior parte degli immobili in vendita in Italia risulta con classe a bassa efficienza energetica (E, F, G). Con il sostanzioso aumento dei costi in bolletta sarà sempre meno sostenibile, economicamente parlando, vivere in una casa con alti consumi energetici. Le abitazioni appartenenti a queste categorie sono, perciò, spesso oggetto di trattativa nel prezzo di vendita.

Gli immobili di nuova costruzione sono molto richiesti in quanto la loro classe di appartenenza riguarda proprio la fascia più alta (A4, A3, A2, A1), gli acquirenti sono consapevoli di ammortizzare il costo sostenuto nell’acquisto nel tempo risparmiando sulle bollette future.

Le classi intermedie (B, C, D), invece, sono quelle che permettono all’immobile oggetto di compravendita di non subire svalutazioni di prezzo sia sulla valutazione dell’immobile da parte di impREsa che in fase di trattativa.

Elenco delle classi energetiche degli immobili

Le classi energetiche sono 10 e sono rappresentate da alcune lettere in stampatello maiuscolo e in ordine alfabetico.

Ecco a te l’elenco e i parametri espressi in IPE (Indice di Prestazione Energetico).

CLASSE “A”

È la classe energetica più alta, perciò con il minor valore di consumi ed è suddivisa in quattro sottogruppi.

A4 punteggio 10
Consumo massimo inferiore o uguale a 0,40Ep

A3 punteggio 9
Consumo minimo inferiore o uguale a 0,40Ep
Consumo massimo inferiore o uguale a 0,60Ep

A2 punteggio 8
Consumo minimo inferiore o uguale a 0,60Ep
Consumo massimo inferiore o uguale a 0,80Ep

A1 punteggio 7
Consumo minimo inferiore o uguale a 0,80Ep
Consumo massimo inferiore o uguale a 1,00Ep

CLASSE “B”

Gli immobili che rientrano in questa fascia presentano un livello di consumi molto basso.

B punteggio 6
Consumo minimo inferiore o uguale a 1,00Ep
Consumo massimo inferiore o uguale a 1,20Ep

CLASSE “C”

I parametri rispettati da queste abitazioni sono buoni e permettono di avere consumi medio-bassi.

C punteggio 5
Consumo minimo inferiore o uguale a 1,20Ep
Consumo massimo inferiore o uguale a 1,50Ep

CLASSE “D”

L’immobile che rientra in questa fascia presenta un livello di consumi molto basso.

D punteggio 4
Consumo minimo inferiore o uguale a 1,50Ep
Consumo massimo inferiore o uguale a 2,00Ep

CLASSE “E”

È potenzialmente la classe energetica maggiormente diffusa in Italia nonostante gli alti consumi prodotti. Riguarda le varie costruzioni che risalgono attorno agli anni ‘90.

E punteggio 3
Consumo minimo inferiore o uguale a 2,00Ep
Consumo massimo inferiore o uguale a 2,60Ep

CLASSE “F”

Gli immobili certificati in classe energetica “F” sono tipici degli anni ’80 e riportano consumi molto alti.

F punteggio 2
Consumo minimo inferiore o uguale a 2,60Ep
Consumo massimo inferiore o uguale a 3,50Ep

CLASSE “G”

È la classe energetica meno efficiente. Solitamente vi appartengono gli edifici storici.

G punteggio 1
Consumo minimo inferiore o uguale a 3,50Ep
Consumo massimo non specificato

Come migliorare la classe energetica di un immobile?

Se ti stai chiedendo come sia possibile migliorare la classe energetica del tuo immobile ecco pronti qui di seguito dei suggerimenti per te.
Esistono vari interventi mirati da eseguire sulla struttura della casa o sull’efficientamento energetico, anche con l’utilizzo di alcuni bonus così potrai contenere un po’ i costi.

Tra i primi lavori da affrontare, se parti dalla classe più bassa, ti consigliamo di agire sull’isolamento termico dell’abitazione con la sostituzione degli infissi e la coibentazione dei muri e del tetto.

Lo step successivo potrebbe riguardare la sostituzione del sistema di riscaldamento della tua casa con uno più moderno come il riscaldamento a pavimento, a soffitto, a battiscopa o a infrarossi, capaci di far risparmiare fino al 50% sui tuoi abituali consumi.

Per raggiungere una fra le classi più elevate avrai bisogno di intervenire anche sull’installazione di pannelli solari e/o fotovoltaici così da rendere autonoma la tua produzione di energia.

In caso di nuova costruzione, o demolizione e ricostruzione, potrai fare delle valutazioni anche sull’esposizione al sole dell’immobile in fase di progettazione della casa dei tuoi sogni. Anche questo rientra tra i parametri considerati al fine di produrre il calcolo della classe energetica di un immobile.

Installazione pannelli solari/fotovoltaici

Chiarito l’argomento base, possiamo affermare che nel 2023 la casa rimane al centro dell’attenzione per quanto riguarda i bonus relativi all’efficientamento della classe dell’immobile, finalizzati a ridurre pari a zero, entro il 2050, le emissioni nocive (obiettivo imposto con la nuova direttiva “Case green” approvata dal Parlamento UE che prevede il miglioramento della classe energetica di un immobile residenziale: classe “E” entro il 2030 e classe “D” entro il 2033).

Vediamone assieme qualcuno in sintesi:

Bonus agevolazioni prima casa under 36

Se rientri in questa categoria e vuoi saperne di più visita il nostro articolo dedicato all’argomento: Bonus per l’acquisto della prima casa per i giovani sotto i 36 anni d’età.

Bonus ristrutturazioni

Si tratta di vere e proprie detrazioni fiscali (-50% delle spese sostenute fino ad un massimo di 96.000€) messe a tua disposizione per interventi di ristrutturazione dell’immobile.

Superbonus

Parliamo proprio di lui: il tanto discusso “110%”.
Prosegue il Superbonus per edifici da 2 a 4 unità e condomini con lievi modifiche delle aliquote di detrazione fiscale.
Negli interventi su edifici unifamiliari, invece, sono entrate in vigore molte più restrizioni. Per citarne alcune, ad esempio, tale bonus potrà essere ritenuto prorogato fino al 30 settembre 2023 solo ed esclusivamente se il 30% dei lavori sia stato completato entro il 30 settembre 2022; oppure per chi ha avviato i lavori ad inizio 2023 è previsto un superbonus al 90% solo rispettando determinati parametri.

Bonus mobili

Scopri tutti i dettagli utili ad ottenere questo bonus nel nostro articolo Bonus mobili 2023.

Bonus verde

Se anche tu possiedi un giardino o un terrazzo e stai riflettendo su come sistemarli, questo è il momento giusto per intervenire!
Su determinati interventi come ad esempio la realizzazione di coperture a verde, la creazione di giardini pensili o la sistemazione a verde di aree scoperte, potrai usufruire di una detrazione fiscale IRPEF in dichiarazione dei redditi pari al 36% fino ad un massimo di spesa di 5.000€.

ATTENZIONE! Se cerchi delle idee su come arredare il tuo terrazzo non perderti uno degli ultimi articoli in usciti nel Blog impREsa!

Bonus acqua potabile

Tra le varie attenzioni poste all’ambiente ce n’è una in particolare che mira al miglioramento della qualità dell’acqua dei rubinetti minimizzando così il consumo di contenitori di plastica: il bonus acqua potabile. Tale bonus si concretizza nel portare in detrazione con credito d’imposta del 50% delle spese sostenute fino a 1.000€ per ogni immobile in possesso di una persona fisica o 5.000€ per attività commerciale.

 

Non perdere i nostri prossimi approfondimenti!